Eccoci al nostro primo articolo di una lunga serie in cui vi presenteremo delle piccole perle enologiche di questa fantastica regione. Oggi, come punto di partenza, vogliamo parlarvi di una cantina che secondo noi rappresenta uno dei punti più alti dell’enologia lucana, parliamo di veri artigiani del vino. Non ci piace solo per la bontà del vino, ma anche per la sua storia e per il racconto perfetto del territorio che riescono a creare in ogni bottiglia che assaggerete: la cantina di Musto Carmelitano.
i luoghi di musto carmelitano: un mix perfetto di culture diverse
La cantina di Musto Carmelitano a Maschito, un piccolo paese situato nel nord della provincia di Potenza, circondato da campagne e boschi Tuttavia si tratta soprattutto di un luogo in cui si respira storia ad ogni angolo, in ogni persona che si incontra. Maschito è infatti un paese arbërëshe, ossia uno di quei pochi paesi della regione in cui vi è una forte presenza di persone di lingua, cultura e origine albanese, la cui migrazione nelle nostre terre è attestata dal 1478; è infatti sempre molto suggestivo vedere i segnali stradali scritti in doppia lingua per tutto il comune. Come se non bastasse, l’istituzione della Repubblica di Maschito nel 1943, durata solo 20 giorni, conferisce al paese il primato di essere uno dei rarissimi casi di resistenza antifascista durante il ventennio. Ed è qui che inizia la storia di Francesco Carmelitano e dei suoi figli.
La storia dell’azienda
Francesco nasce nel 1951, si sposa, dà vita a quattro figli e và a vivere in Inghilterra, dove però resta solo otto anni; dopodichè, spinto dalla memoria del padre Vito Antonio, vignaiolo, decide di ritornare al paese di origine con famiglia al seguito e di riacquistare le vigne che furono del genitore, ma aggiungendone anche altre, come quella del suo parente Giuseppe Musto, a cui si deve il nome Musto Carmelitano. Dal 2006, anno in cui conobbe l’enologo Sebastiano Fortunato, Francesco lascia il posto ai suoi due figli Elisabetta e Luigi, e da questo momento ci fu un importante balzo di qualità nell’azienda, sia per i vini, sia per l’organizzazione e le dimensioni.
Oggi, Musto Carmelitano conta ben tredici ettari vitati suddivisi in tre vigne: Pian del moro, Serra del prete e Vernavà. Ogni loro vino è meraviglioso, nonché un perfetto racconto del territorio maschitano; questo è possibile grazie alla filosofia totalmente naturale che si opera in vigna. Ciò significa che non utilizzare nessun fertilizzante di sintesi, nessun pesticida e nessun arricchimento artificiale del terreno; inoltre, le fermentazioni sono rigorosamente spontanee, eseguite per mezzo di lieviti indigeni e, come se non bastasse, è vietata persino ogni pratica di chiarifica e filtrazione, permettendo quindi una narrazione quanto più onesta possibile di ciò che si sta bevendo, nonché la produzione di un vino più sano e rispettoso dell’ambiente.
i vini
L’azienda conta al momento sei referenze tra i suoi vini, che vengono tutte da uve Moscato e Aglianico.
- Il Maschitano bianco, ottenuto da uve moscato, è il più leggero della gamma, ma ovviamente già molto valido. È ottenuto dalla vinificazione delle uve in serbatoi di acciaio a temperatura controllata, poi successivamente spostato in cemento sei mesi ad affinare. Il vino che ne risulta è delicato,ma equilibrato e sapido, con note di frutta a polpa bianca, e dotato già di buon volume.
- Il Maschitano rosato, invece, è prodotto da un’accurata selezione di uve Aglianico del vigneto Vernavà. La cosa particolare di questo vino è il fatto di essere un rosato naturale. In parole povere, significa che il mosto non macera, quindi il colore rosa è dovuto proprio al colore del succo, non alla buccia dell’uva. Come il Maschitano bianco, la sua vinificazione avviene in serbatoi di acciaio a temperatura controllata passando poi sei mesi in cemento ad affinare. Quello che si ottiene è un vino molto beverino, ma anche sapido, fresco, che profuma di frutti rossi e agrumi: insomma, il vino perfetto per una calda giornata di estate.
- Il Maschitano rosso è ottenuto da una selezione delle uve Aglianico più giovani di tutte e tre le vigne. È un vino importante per l’azienda, avendo vinto per più anni di seguito numerosi premi da parte della guida Slow Wine. Macerando le uve Aglianico per 15 giorni, affinando il mosto circa 12 mesi in serbatoi di acciaio e poi 4 mesi in bottiglia, otteniamo un vino potente, molto strutturato ed esuberante, che profuma di frutta rossa, fiori e liquirizia. Al palato è molto ricco, sapido e ovviamente tannico, ma che dà molte soddisfazioni nonostante la sua gioventù.
- Il Serra del prete è un altro vino molto importante per Musto Carmelitano, dato che ha vinto numerosi premi dalla critica internazionale e internazionale come Guida ai vini d’Italia, Slow Wine, Bibenda e i celeberrimi Robert Parker e James Suckling. Le uve di questo vino, sempre Aglianico, provengono dalla vigna Serra del prete, ed è quindi un cru. Dopo una macerazione lunga 20-30 gg, il mosto 12 mesi in cemento e acciaio, per poi continuare l’affinamento per altri 12 mesi in bottiglia. Il vino che si ottiene molto più complesso e stratificato al naso, con note di frutta rossa, frutta nera e persino qualche accenno di cuoio. Al palato è ricchissimo, tannico ma non invadente, forte ma saporito. La combinazione perfetta di struttura e bevibilità.
- Il Pian del moro è un Aglianico del Vulture D.O.C. prodotto appunto dal cru Pian del Moro, dove si trovano le vigne più vecchie dell’azienda. Insignito anche lui di importanti premi come Slow wine, Bibenda, Ais Robert Parker, ecc. Viene prodotto facendo una lunga macerazione di 20-30 gg, mettendo il mosto ad affinare per 12 mesi in vasche di acciaio, poi in tonneaux di rovere francese da 500 litri, e infine in bottiglia per altri 12 mesi. È un vino molto complesso e strutturato: al naso si percepiscono odori come frutta nera e rossa molto mature, lavanda, gelso, note affumicate, terrose e spezie dolci. Al palato è molto morbido e ricco, sebbene molto strutturato e potente. Il tannino si sente, ma non crea mai caos in bocca. Chiude con un finale lunghissimo e balsamico.
- L’Aglianico del Vulture D.O.C. Etichetta bianca è un vino prodotto solo nelle migliori annate, ed è il frutto della selezione dei migliori grappoli di tutte le vigne. Essendo il vino di punta dell’azienda ha ricevuto moltissimi premi da parte sia della critica nazionale ed che internazionale, ed è ottenuto facendo macerare il mosto per 20-30 gg, successivamente 14 mesi in cemento e 2 mesi in bottiglia prima di essere messo in commercio. Ne risulta un vino morbido e potente come il Pian del Moro, al cui spettro olfattivo si aggiungono però note terrose e richiami tostati. L’assaggio rivela tutta la sua potenza e pienezza, ma con tannini perfettamente equilibrati e tenendo sempre una notevole freschezza.
- L’ultimo vino della liste è il Dhjetë, termine albanese per “dieci”, omaggio alla tradizione storica di Maschito. È un vino rifermentato in bottiglia o da uve Moscato, pensato come tributo alla vinificazione storica che i contadini hanno sempre fatto in queste terre. La sua produzione avviene facendo fare al mosto la fermentazione alcolica e malolattica in cemento, per poi aggiungervi dell’altro mosto in modo da far ripartire la fermentazione e renderlo effervescente. Resta in affinamento 6 mesi tra acciaio e bottiglia. Si ottiene così un vino vivace e beverino, ma che al naso denota una notevole complessità, grazie ai suoi sentori di muschio, di frutta a polpa bianca e albicocche. Al palato è fresco, brioso e il perlage non fa che aiutare la beva di questo buonissimo vino. Da bere se possibile con amici durante una bella giornata all’aperto.
Sperando di avervi messo incuriositi riguardo a questa vera eccellenza di cui Musto Carmelitano si fa portavoce, vi invitiamo ad andare ad acquistare qualche loro bottiglia qui sperando che, terminata l’esperienza drammatica del coronavirus, riusciate a visitarne le cantine e perdervi nell’atmosfera del paese così come nei racconti che i produttori sicuramente vi riserveranno. A presto!
Contatti:
Sito Web: https://www.mustocarmelitano.it/index.aspx
Pagina Facebook: https://www.facebook.com/elisabetta.mustocarmelitano